mercoledì 10 febbraio 2010

A look at Michelle Williams


Della fortunatissima serie televisiva Dawson's Creek, andata in onda dal 1998 al 2003, Michelle Williams è, finora, l'unica interprete che rischia di guadagnarsi un posto fisso nella storia di Hollywood. Certo, parlare di storia è davvero presto ma questa ragazza del Montana, classe 1980, si sta lentamente costruendo una carriera rispettabilissima, dimostrando grande gusto ed intelligenza nella scelta dei film (cinema indipendente e d'autore) oltre ad un notevole talento drammatico.


Forse l'unico passo falso è stato il thriller Deception (2008) con Hugh Jackman e Ewan McGregor, ma glielo si può perdonare. Dal 2004 ad oggi, la Williams ha lavorato con autori del calibro di Wim Wenders (La terra dell'abbondanza, 2004), Todd Haynes (Io non sono qui, 2007), Charlie Kaufman (Synecdoche, New York, 2008). La sua interpretazione più famosa e celebrata è quella della silenziosa e dolente Alva nel capolavoro di Ang Lee Brokeback Mountain, che le è valsa nominations all'Oscar, ai Golden Globe, ai SAG e ai BAFTA. Che dire dell'unione col compianto Heath Ledger trasformatasi in matrimonio anche nella vita reale? Al momento della morte dell'ormai leggendario attore australiano la coppia si era già separata, ma traumi di questo genere creano sacche di dolore impossibili da elaborare. Per fortuna arriva l'arte ad esprimere, incanalare, sublimare le ferite.


Dopo la performance nel film indipendente Wendy e Lucy (2008, come il film di Kaufman mai distribuito in Italia ma assolutamente da recuperare, se non altro per la stupenda prova dell'attrice) il 2010 potrebbe (dovrebbe) essere l'anno di Michelle Williams. In coppia con Ryan Gosling in Blue Valentine Michelle fa faville e in Shutter Island, che il 13 febbraio al Festival di Berlino sconvolgerà il mondo e la storia, incendia lo schermo con la sua commovente vulnerabilità. Una manciata di scene impossibili da dimenticare.

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