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mercoledì 28 luglio 2010

"Black Swan" apre la Mostra di Venezia


Domani ci sarà la conferenza stampa di presentazione del programma ufficiale della prossima Mostra del Cinema (Venezia, 1-12 settembre) ma la Biennale ha già annunciato il titolo di apertura: si tratta dell'attesissimo Black Swan interpretato da Natalie Portman e con cui Darren Aronofski torna in laguna dopo il Leone D'oro per The Wrestler. Qui sopra una prima, sfolgorante immagine della Portman nel ruolo della ballerina protagonista del film.
Già noto anche il film di chiusura della kermesse, The Tempest di Julie Taymour, trasposizione de La Tempesta di Shakespeare con Helen Mirren primo Prospero femminile della storia. Il programma del Festival si fa già succulento.

martedì 16 marzo 2010

Getting Closer

Corsivo
"Can't take my eyes off of you"

Natalie Portman in Closer (2004) di Mike Nichols

domenica 14 marzo 2010

First look at Oscar 2010: chi vincerà come migliore attrice?


Sipario calato sugli Oscar 2009. A giochi fatti, i pronostici della vigilia sono stati ampiamente rispettati, tra conferme e (cocenti) delusioni. Per fortuna non è mai troppo presto per voltare pagina ed iniziare a dare uno sguardo alle possibili contendenti alla statuetta di migliore attrice per il prossimo anno.

Al Sundance sono state viste alcune performance su cui c'è già oscar buzz (non dimentichiamo che le voci di una probabile candidatura per Carey Mulligan e Gabby Sidibe partirono proprio dal Sundance): sto parlando naturalmente di Annette Bening e Julianne Moore, lesbo-mamme in The Kids are all rigt. Il film è una commedia (o un dramedy, come è stato definito) e la Focus Features ha pianificato un'uscita estiva, elementi che giocano a sfavore in vista di una campagna per gli Oscar. Ma le due attrici sono entrambe eccellenti, non hanno mai vinto e pare che si dividano perfettamente la scena. In che modo la Focus deciderà di promuoverle per gli Oscar? Bening e Moore saranno sostenute entrambe come attrici protagoniste alla Thelma & Louise o, per evitare la concorrenza interna e la divisione dei voti, una delle due sarà pubblicizzata come non protagonista?


Annette Bening ha un altro film importante in uscita il 7 maggio, Mother and Child, di Rodrigo Garcia. Anche se l'accoglienza sia a Toronto che al Sundance è stata piuttosto fredda, i critici hanno elogiato il terzetto di interpreti: Bening, Watts e Samuel L. Jackson. La Bening potrebbe essere candidata come protagonista (di conseguenza sarebbe lei a slittare nella categoria supporting per The Kids) e Naomi Watts come non protagonista (e sarebbe la sua seconda nomination dopo quella per 21 Grammi nel 2003 e l'incredibile snub per Mulholland Drive). Anche in questo caso, l'uscita primaverile potrebbe giocare a sfavore: i membri dell'Academy hanno la memoria corta...


Le altre due performance che hanno sollevato applausi scroscianti e voci di nominations al Sundance sono quelle di Jennifer Lawrence (già vista in The Burning Plain) per Winter's Bone e Michelle Williams per Blue Valentine. Soprattutto per la Lawrence si parla di uno star-making turn impossibile da ignorare. La strategia distributiva sarà ad ogni modo determinante.


Un paio di altri titoli in uscita non prima dell'auGrassettotunno hanno superato i primi screen text facendo già parlare di candidature all'Oscar per le sue interpreti. Hilary Swank (l'attrice più sopravvalutata della storia) potrebbe tornare vendicativa dopo il fiasco clamoroso di Amelia e strappare una terza nomination per Betty Anne Waters, storia di una working mother che comincia a studiare legge per poter difendere il fratello ingiustamente accusato di omicidio. Sarebbe un incubo: la Swank che vince il suo terzo Oscar è mille volte peggio della Bullock che ne vince uno. L'altro film già passato attraverso i temibili screen text è Love and Other Drugs di Edward Zwick con Anne Hathaway e Jake Gyllenhaal. A due anni di distanza da Rachel Getting Married il film potrebbe segnare il ritorno agli Oscar per la Hathaway nel ruolo di una donna colpita dal morbo di Parkinson.


Dopo una sfortunatissima sequenza di titoli rivelatisi sonori flop (la sua ultima interpretazione davvero bella risale al 2007 con Il matrimonio di mia sorella) Nicole Kidman dovrebbe tornare a risplendere nelle mani di James Cameron Mitchell (Shortbus, Hedwig) come protagonista dell'atteso Rabbit Hole. In coppia con Aaron Eckart, Kidman promette scintille. Altro film d'autore di cui si fa già un gran parlare è Black Swan dell'acclamato Darren Aronofski: Nathalie Portman (e chissà, magari anche Winona Ryder come non protagonista) potrebbe essere una probabile contendente alla statuetta di migliore attrice se il film dovesse confermare le attese.


Qualcuno sostiene che Carey Mulligan potrebbe già avere delle buone chance con Never Let Me Go, uno dei suoi film in uscita quest'anno. Ma mi sembra troppo presto, a meno che la performance non si riveli davvero eccellente. Molto più agguerrita è Helen Mirren con quattro titoli in uscita: The Debt di John Madden, The Tempest di Julie Taymor (rielaborazione de La Tempesta di Shakespeare in cui è un'ipnotica Prospera), Love Ranch diretto dal marito Taylor Hackford e Brighton Rock (con la Mulligan). C'è di che pentirsi per averla nominata nel 2009 per The Last Station. Le probabilità che torni in gara anche il prossimo anno sono molto altissime.

E ancora Tilda Swinton per Io sono l'amore e We Need To Talk About Kevin (se dovesse essere pronto in tempo), Keira Knigthley per London Boulevard, Diane Lane per Secretariat, Robin Wright Penn per The Conspirator, Naomi Watts per Fair Game o You Will Meet a Tall Dark Stranger (nuovo film di Woody Allen), Renee Zellweger per My Own Love Song, Marisa Tomei per Cyrus.

Tra le non protagoniste Marion Cotillard per l'attesissimo Inception di Christopher Nolan e Amy Adams per The Fighter sembrano avere già la strada spianata. Ma aspettiamoci una stagione ricca di sorprese, una su tutte Juliette Lewis, che potrebbe tornare alla ribalta con tre film in uscita.

E Meryl Streep? The Ice at the Bottom of the World con Charlize Theron è indicato come in production su imdb, ma potrebbe non essere pronto per la fine dell'anno. Una corsa per gli Oscar senza la Streep? Che noia.

martedì 29 dicembre 2009

Il bel poster di Brothers


La cosa più riuscita di questo remake americano del film danese Brodre di Susanna Bier è probabilmente il poster. Minimalista, intimo e raffinato nel suo bianco e nero, con i profili dei giovani interpreti e una composizione dell'immagine di rara efficacia. Tobey Mcguire è nudo, smagrito e con lo sguardo basso, Nathalie Portman poggia delicatamente il viso sulla sua schiena (in un atto di affetto che è anche disperato tentativo di contatto) ma una linea verticale scinde la sua figura, Jake Gyllenhaal è un passo indietro, leggermente in disparte, e guarda la coppia davanti a sé.

Sam (McGuire) è il figlio perfetto, il fratello onesto su cui puoi contare, l'amorevole e premuroso padre di famiglia, l'uomo dai saldi principi che serve la patria in guerra. Tommy (Gyllenhaal) è l'altro per eccellenza, il secondo in tutto: il figlio sbandato, il fratello inquieto che bisogna tirare fuori dai guai, l'uomo perduto che non sa dare un senso alla propria vita. Quando Sam parte in missione in Afghanistan e viene dato per morto, Tommy si avvicina a Grace (Portiman) e alle sue nipoti, e nel dar loro coraggio, nell'occuparsi di loro, nel far sorridere quella famiglia si sente per la prima volta a casa e trova finalmente una serenità interiore, uno scopo. Ma Sam non è morto: in Afghanistan conosce l'inferno della prigionia e si trova faccia a faccia con l'orrore della violenza e della morte. Per salvare la pelle si macchia di un crimine atroce. Tornato a casa, non è più la stessa persona. Nulla è più come prima. Con chi condividere la mostruosità della guerra e il peso della colpa? Il malessere diventa ossessione quando vede suo fratello Tommy e sua moglie Grace così vicini...

E' straordinariamente complesso il materiale narrativo che Brothers mette in scena ma l'altrove ispirato Jim Sheridan (Il mio piede sinistro, Nel nome del padre) non va oltre l'illustrazione piatta e didascalica. Il duplice binario narrativo che mostra parallelamente gli eventi in America (l'elaborazione del lutto di Grace e il progressivo avvicinamento di Tommy) e l'inferno afghano vissuto da Sam è la via drammaturgica più semplice e meno misteriosa che la sceneggiatura potesse imboccare. Vedendo tutto da fuori, gli spettatori anticipano qualsiasi sviluppo della storia e non fanno propria la prospettiva di nessun personaggio. La contrapposizione dei caratteri è schematica ed anche i dialoghi sono tagliati con l'accetta. Per un film così intimista, maggiore sottigliezza e gusto per le sfumature avrebbe di certo giovato.

Ma, sceneggiatura rigida e regia fiacca a parte, il problema maggiore risiede nel cast. Sia McGuire che la Portman hanno un'immagine filmica che non li rende credibili come genitori di famiglia. Inoltre il ruolo di Sam richiede una capacità di trasformazione che vada oltre il dimagrimento fisico: quello che McGuire fa per sottolineare il cambiamento tra un prima e un dopo è sorridere nella prima parte e strabuzzare gli occhi come un pazzo nella seconda, ma è così preoccupato della serietà del ruolo che, lavorando di sottrazione, rischia fissità e catatonia. L'esplosione finale è così telefonata che ti chiedi solo come mai non sia avvenuta prima. Un attore più sottile e dotato avrebbe fatto scintille con una parte così. La Portman è sempre intensa ed ha un primo piano incantevole, ma in definitiva non ha nessun carattere da interpretare se non il cliché della moglie in lutto, divisa fra l'amore per un marito che non riconosce più e l'interesse per un altro. Ed è Tommy la vera luce del film, perlomeno l'unico personaggio che ha a che fare con un passato (da dimenticare, da riscattare) e che compie un percorso all'interno del film. Jake Gyllenhaal è il più vero dei tre interpreti, il più sincero e in parte. E' lui che àncora il film.
Le scelte musicali da serial televisivo tradiscono il valore commerciale mainstream di questo finto film d'autore, svelandone la natura di (poco riuscito) star-vehicle.

Voto: 5