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domenica 11 aprile 2010

Primavera al cinema: Polanski, Damon, Adams & Aniston


Week end al cinema? Se, nonostante l'inizio della primavera, alle passeggiate nel parco o ai giri in bicicletta preferite viaggiare con la fantasia al buio di una sala, non avete che l'imbarazzo della scelta. Il film della settimana è L'uomo nell'ombra, thriller hitchcockiano celebrato dalla stampa come il ritorno in piena forma di Roman Polanski. La sola presenza di Ewan Mcgregor mi condurrà a vedere questo film prima che lo tolgano dalle sale. Pierce Brosnan è uno dei peggiori attori in circolazione ma qui dovrebbe funzionare: i grandi registi riescono a far recitare anche le pietre e Polanski è sempre una garanzia di sfumature, profondità e tensione.


In America è stato un flop, ma la critica italiana ed europea lo sta celebrando alla grande: sto parlando di Green Zone, l'action-war movie che riunisce Paul Greengrass e Matt Damon, regista ed interprete degli ultimi due film sull'agente segreto Jason Bourne. Tuttavia, nonostante la camera non stia ferma un attimo e il montaggio punti a tenere gli spettatori col fiato sospeso dall'inizio alla fine, il film mi ha lasciato piuttosto freddo. Trovate la mia recensione su Loudvision al link:
http://www.loudvision.it/cinema-film-green-zone--1008.html


Dopo Julie & Julia, Amy Adams torna sugli schermi italiani con ben due film e si conferma attrice versatile e completa. Il primo titolo è la commedia Una proposta per dire sì (Leap Year), altro mezzo flop invernale nei cinema americani. Anche se l'accoppiata Adams/Matthew Goode (il boyfriend di Colin Firth in A Single Man) è abbastanza originale e stuzzicante, non si dovrebbe uscire dai binari della convenzionale (quando non trita) ricetta hollywoodiana delle commedie romantiche. Siete avvertiti.


Molto più interessante l'altro film della Adams, purtroppo distribuito solo in 27 copie su tutto il territorio nazionale. Prodotto nel 2008 dal team di Little Miss Sunshine, Sunshine Cleaning vede l'attrice americana insieme alla bravissima Emily Blunt nei panni di due sorelle incasinate che si reinventano come "pulitrici di scene del crimine" dietro lauto compenso. L'idea di partenza sembra very cool e la bravura innegabile delle due attrici dovrebbe assicurare verità e spessore.


Se siete invece in vena di totale disimpegno, sempre targato Hollywood, e siete fan di Jennifer Aniston dai gloriosi tempi di Friends, non potete perdervi Il cacciatore di ex, rocambolesca quanto assurda commedia giallo-rosa che punta tutto sul fascino sexy-natural della fidanzatina d'America (che comunque nelle commedie se la cava con dignità) e sul discutibile talento comico del rude Gerard Leonida Butler. Risultato? Mediocre, ma comunque superiore all'imbarazzante (e per certi aspetti simile) Che fine hanno fatto i Morgan? Al link seguente trovate la mia recensione.
http://www.loudvision.it/cinema-film-il-cacciatore-di-ex--1003.html

Titolo davvero imperdibile è Departures, film giapponese del 2008 vincitore lo scorso anno dell'Oscar come miglior film straniero e solo adesso distribuito in Italia.
Il prossimo week end escono Oltre le regole - The Messanger, col trio di attori da Oscar Ben Foster, Woody Harrelson e Samantha Morton e l'attesissima incursione del geniale Wes Anderson nel mondo dell'animazione in stop motion Fantastic Mr Fox.
A tutti, un buon week end!

martedì 27 ottobre 2009

Julie & Julia, antidepressivo Streep


C’era un tempo in cui il nome Meryl Streep era sinonimo di lacrime e singhiozzi, oltre che di eccellenza interpretativa, e quasi mai di sfracelli al box office. Nel 2006 Il diavolo veste Prada in qualche modo ha mutato la percezione del pubblico nei confronti della diva americana, restituendo un Streep in forma smagliante, completamente rinnovata, capace di riprendere un discorso con il pubblico mai veramente interrotto. E così il musical Mamma mia! ha sbancato in tutto il mondo soprattutto grazie alla incontenibile energia della star e un film complesso come Il dubbio è arrivato ad incassare in America più di 30 milioni di dollari. A sessanta anni Meryl Streep è diventata una garanzia di successo, Julie & Julia sta raggranellando in ogni dove ben più degli ultimi film di Nicole Kidman o Angelina Jolie. Al di là del valore del film in sé, bisogna ammettere che questa rinascita, dati i tempi in cui viviamo, ha del miracoloso.

In Julie & Julia, Meryl Streep interpreta Julia Child, autrice del best-seller “Mastering the Art of French Cooking” e celebre conduttrice televisiva di show culinari nell’America degli anni ’60. Il film segue la vita di Julia dagli anni parigini in cui iniziò ad interessarsi alla cucina francese fino alla pubblicazione del suo libro. Parallelamente il film racconta la vita di Julie Powell (Amy Adams), scrittrice frustrata nella Manhattan post 9/11 che apre un blog impegnandosi a cucinare le 524 ricette del libro della Child in 365 giorni. Il plot è tutto qui, con le crisi e le ansie della Powell alle prese con blog e ricette da una parte, e con le avventure parigine della Child e di suo marito (un adorabile Stanley Tucci) dall’altra.

Tutta la prima mezz’ora del film, con le peripezie della Child al corso di cucina francese è davvero esilarante: la Streep recita con una fisicità e una gestualità da attrice comica sopraffina, alla Buster Keaton, come se fosse un direttore d’orchestra o un compositore che usa tutte le possibilità del proprio linguaggio corporeo e vocale per esprimere un’idea di contagiosa vitalità. Ma anche la storia contemporanea funziona grazie a Amy Adams, molto brava nel tracciare la parabola del suo personaggio e nel rendere credibile la simbiosi con la figura della Child.

Julie & Julia resta tuttavia una commedia molto convenzionale, leggera e divertente, ma senza un autentico conflitto drammatico. Sembra che la regista Nora Ephron abbia scritto il copione seguendo alla lettera una ricetta, con tutti gli ingredienti che ti aspetti al loro posto. Il confine tra la ricetta “giusta” e la “solita” ricetta è sottile, ma credetemi, Meryl Streep vale il prezzo del biglietto. E’ così buffa e gioiosa che sta diventando il più sorprendente e sano antidepressivo dei nostri tempi. E non è poco.
Voto: 7+