martedì 9 marzo 2010

Primavera a 60 anni


La Meryl Streep-Renaissance, florida stagione di leggerezza e comicità iniziata nel 2006 con Il diavolo veste Prada (ma si potrebbe rintracciare l'inizio di questa primavera già ne Il ladro di orchidee - Adaptation del 2002), continua senza cenni di appannamento con E' complicato, scintillante sophisticated comedy in uscita il 19 marzo. Tra qualche decennio, quando la Streep sarà definitivamente passata alla storia come la più grande attrice di tutti i tempi, questa stagione verrà studiata come il Secondo Rinascimento Comico dell'attrice americana. Per ragioni di sintesi, infatti, si ricorda Il diavolo veste Prada come il film del "passaggio alla commedia" dopo tre decenni di drammi, ma in realtà la Streep aveva già conosciuto (con minore successo) una stagione comica a cavallo fra gli anni '80 e i '90, con film come She Devil e La morte ti fa bella.

Solo adesso, però, l'attrice sembra fare sul serio. Cioè, sembra divertirsi sul serio. Sarà la maturità raggiunta e la gioia dei suoi 60 anni, ma Meryl Streep non è mai stata così bella, sexy e frizzante come in quest'ultimo periodo. E' un piacere guardarla e la sua performance in E' complicato è un'altra imperdibile occasione per vederla all'opera in pieno funny-silly-sexy mood. Tornerò sul film di Nancy Meyers a ridosso dell'uscita nelle sale. Quello che mi preme sottolineare è che si tratta di una performance dello stesso (altissimo) livello di Julie & Julia. Meryl avrebbe potuto essere candidata indifferentemente per l'uno o per l'altro film. E' stupenda in entrambi. In E' complicato è addirittura protagonista assoluta, mentre nel film di Nora Ephron divideva la scena con Amy Adams. La nomination è arrivata per il ruolo di Julia Child perché l'Academy adora premiare il fattore biopic about real people e Meryl è imbattibile quando trasforma voce e corpo per diventare un'altra persona. Ma, se vogliamo, in E' complicato ha modo di sfruttare un range emotivo addirittura più ampio e sfaccettato.

Ok, taglio corto, ma avete già capito dove voglio arrivare. Non è complicato. E' semplicemente assurdo che sia stata di nuovo sconfitta agli Oscar. E resterò di questa idea fino a quando non vedrò Sandra Bullock in The Blind Side.

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