lunedì 29 marzo 2010

Eat Pray and Love Julia


Esce il 13 agosto in America (da noi ad ottobre) l'adattamento cinematografico del bestseller Eat Pray Love di Elizabeth Gilbert, la storia di una donna che, dopo il divorzio, intraprende un viaggio alla ricerca di se stessa in tre le tappe: Italia (eat), India (pray) e Bali (love). Al di là del rischio di scivolare in una filosofia new age a buon mercato, non so se è più preoccupante lo schematismo di fondo (prepariamoci alla solita galleria di stereotipi sull'Italia) o il fatto che la storia sia biografica. La regia affidata al Ryan Murphy di Correndo con le forbici in mano (e Nip & Tuck) dovrebbe tenere a freno il grondante sentimentalismo in agguato, ma l'unico motivo per andare a vedere Eat Pray Love è Julia Roberts, in un ruolo a tutto tondo che dovrebbe permetterle di passare dalla commedia al dramma al romance come non le capita ormai da (troppo) tempo. Dopo il parziale fiasco di Duplicity, Julia potrebbe tornare a reclamare il ruolo di regina della commedia romantica scippatole negli ultimi anni da Sandra Bullock. E se lo merita. A parte il magico sorriso e l'insolita bellezza che ha il sapore del cinema da qualsiasi lato la si guardi, Julia è anche brava: rivedere (almeno) le sue performance in Erin Brockovic, Closer e Mary Reilly.
http://www.youtube.com/watch?v=iZzmqHJ0gPU

1 commento:

  1. ... "la solita galleria di stereotipi sull'Italia" ... all'indomani dell'ennesimo risultato elettorale che conferma la vittoria di Umberto Bossi e Silvio Berlusconi mi chiedo come si possa pretendere che dall'estero vedano cose diverse da quello che realmente siamo (altro che stereotipi): italiani brutta gente...come i capi che ci scegliamo

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