mercoledì 24 marzo 2010

Il monologo finale di Lea de Lonval in "Cheri"


All'ennesima visione Chéri rivela ormai senza paura la sua anima di tragedia del tempo e di rassegnato canto funebre. Chi non se ne è accorto ed è rimasto fermo alla superficie frivola e solare corra ai ripari. Il fulcro drammatico su cui poggia l'ultimo film di Stephen Frears è lo stesso conflitto che assedia e tormenta Lea de Lonval: una dialettica stringente tra l'eterno "assaggio di giovinezza" legato alla sua professione e all'amore per il giovane (corpo di) Chéri e l'inesorabile affacciarsi della morte. Nel monologo finale di Lea ogni illusione d'amore svanisce alla luce crudele del mattino che rivela l'immaturità di lui e i segni sul volto di lei. Lea ha il coraggio di guardarsi in faccia e di vedere chiaramente la realtà per la prima volta: l'unico amore possibile per due cuori votati al piacere non è destinato ad essere semplicemente perché ormai "è troppo tardi".

Michelle Pfeiffer, nel suo ruolo più bello da L'età dell'innocenza ad oggi, soppesa senza fretta ogni parola e lascia lentamente affiorare l'emozione. E' un momento magico perché l'attrice tocca corde profondissime con assoluta semplicità e limpidezza. Ed anche se il tono è rasserenato, sul fondo strisciano morte ed oblio. Un canto funebre della bellezza. Del personaggio e dell'attrice.


Lea: "Sei venuto per vedermi e hai trovato una donna vecchia. Sì, è così. Hai trovato una vecchia. Non piangere. Perché piangi? Sapessi quanto ti sono grata. Eri davvero innamorato di me? Ero così buona ai tuoi begl'occhi? Se fossi stata così buona avrei fatto di te un uomo, invece di pensare soltanto al tuo piacere e alla mia felicità. Non avrei cercato di tenerti tutto per me. Guardami. Hai ragione. Per le qualità che ti mancano suppongo di essere io la colpevole. Ma trent'anni di vita facile mi hanno resa molto vulnerabile. Quindi no, non ti ho mai parlato di un possibile futuro, perdonami. Ti ho amato come se dovessimo morire da un momento all'altro. Ti ho portato nel mio cuore per così tanto tempo. Avevo dimenticato che un giorno avresti dovuto assumerti la tua parte di carico, una giovane moglie e magari anche dei figli. E così finirai per soffrire. Sentirai la mia mancanza e dovrai trovare dentro di te saggezza, equilibrio e tolleranza per non causare sofferenza agli altri. Sì, è così. Hai avuto un assaggio di giovinezza. Non ti appagherà mai, ma vorrai sempre tornare da lei per averne di più. E' meglio che tu vada. Io ti amo, ma è troppo tardi. Quindi ora vestiti ed esci da questa casa".

Lo sguardo di Lea nel primo piano finale è quello di chi non ha più nessuno da amare e più nulla in cui sperare. Lea non deve prepararsi all'incontro con la morte. Lei è già lì. Nei suoi occhi la vediamo lentamente avvicinarsi.
Inarrivabile Michelle Pfeiffer. Incarnazione della bellezza al pari di Catherine Deneuve o Isabelle Adjani. Ed attrice dal talento incomparabile. Il ruolo di Lea de Lonval non può non richiamare alla memoria la Madame Olenska de L'età dell'innocenza. Non una cortigiana, ma una donna ugualmente scandalosa, con un matrimonio sbagliato alle spalle ed il coraggio di lottare contro le convenzioni sociali. Per amore e per la propria libertà.

Di una bellezza sovrumana l'inquadratura in cui, durante il ricevimento in suo onore dai Van der Luydens, Ellen osa sfidare le regole dei salotti newyorchesi ed abbandona la compagnia di un gentiluomo per andare incontro a Newland Archer. Il carrello, il ralenti e lo splendore della Pfeiffer creano un momento di rara magia. Ellen-Lea-Michelle 16 anni fa, nel pieno della sua sensualità e del suo mistero. Sedici anni dopo lei è sempre immensa. E' il cinema che è diventato troppo piccolo. Forse non ci meritiamo tanta incantevole grazia.

2 commenti:

  1. grazie per questo post!!!
    ieri sera stavo guardando questo film ed è andato via il segnale negli ultimi 2 minuti dopo che lei dice 'sei venuto a trovarmi e hai trovato una donna vecchia'.

    grazie davvero per avermi fatto capire come finiva questo film :)

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    1. grazie a te per aver letto e gradito il mio post :-)

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