giovedì 29 ottobre 2009

Winona Forever


Chi non era innamorato di Winona Ryder agli inizi degli anni '90? Giovanissima musa di Tim Burton in Beetlejuice (1988) ed Edward Mani di Forbice (1990), studentessa ribelle nel geniale Heathers (Schegge di follia, 1989), castigata e timorosa figlia di Cher in Sirene (1990), dolente sposa del diavolo nel capolavoro di Coppola Bram Stoker's Dracula (1992), ambigua moglie perbene nella New York di fine Ottocento ne L'età dell'innocenza di Scorsese (1993), vitale e gioiosa Jo March in Piccole donne di Gilliam Armstrong (1994), spigliata videomaker nel cult della X generation Giovani, carini e disoccupati (1994), vendicativa e miserevole strega nella Salem de La seduzione del male (The crucible, 1996), umanissimo cyborg in Alien resurrection (1997): una galleria di personaggi bellissimi, resi tutti con grande sensibilità e magnetismo.

Dietro quel primo piano incantevole, dolce ed ombroso al tempo stesso, dietro quegli occhi limpidi e tristi, c'era un fondo di vulnerabilità e fragilità insondabile, un legame con l'oscuro e con il male interiore, una magia fatta di remissività e abbandono che solo Burton e Coppola avevano intuito. Ma in fondo anche Scorsese, regalandole la crudele doppiezza di May Welland, l'Oscar che la Ryder avrebbe dovuto vincere ma che andò ad Anna Paquin per Lezioni di piano. Winona Ryder aveva un talento naturale ed istintivo, non era una grande attrice ma il suo volto era fatto per il cinema, perché irradiava luce e contemporaneamente suggeriva segreti. La sua ultima interpretazione importante risale al 1999 con Ragazze interrotte, film di James Mangold che, già dal titolo, sembrava ironicamente preannunciare gli sviluppi della sua carriera. Winona interpretava il ruolo di Susanna Kaysen, una ragazza degli anni '60 con la sindrome da personalità borderline. Fortemente voluto dalla stessa Ryder, il film doveva essere la sua consacrazione e fu invece il trampolino di lancio per Angelina Jolie. Di lì a poco, Winona finì nel vortice mediatico di scandali e tristi avvenimenti privati che tutti sappiamo.

Ma Winona è una tosta: tutti l'avevavo data per sepolta e lei, come la fenice, rinasce dalle sue ceneri e tra il 2007 e il 2008 torna a lavorare come una matta in piccoli progetti e pellicole indipendenti. La grande occasione le viene offerta nel 2009 da Rebecca Miller che le affida una parte importante in The Private Lives of Pippa Lee. I critici inglesi elogiano la sua performance come brillante e sorprendente, e le copertine dei magazine di moda tornano a farsi impressionare dalla sua bellezza senza tempo e senza età.
Oggi Winona compie 38 anni, incredibile, e sembra ancora una splendida ragazzina. Nessuna Keira Knightley o Anne Hathaway potrà mai eguagliare il suo fascino. Auguri Winona!

1 commento:

  1. Non tutte le ciambelle riescono col buco....
    Qualche giorno fa hanno dato in televisione "Autumn in New York". Mi sono disinteressata alla storia dopo che il fedifrago Richard Gere, oltremodo insopportabile, torna in ginocchio da Winona, leziosa fino alla nausea, a implorare perdono. Qualcuno mi può dire come va a finire?

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