venerdì 16 ottobre 2009

Glamour victim


Ieri sera ero su Google alla ricerca di immagini di Anjelica Huston in Rischiose abitudini (The Grifters), tragico e spietato noir di Stephen Frears, per inaugurare la galleria The Great Performances of All Time inserita nel sidebar di Best Actress Confidential appena sotto le previsioni dei prossimi Oscar. Mi imbatto così quasi per caso in un magnifico servizio fotografico realizzato da quel genio di Annie Leibovitz nel marzo 2007 per Vanity Fair.

Trentanove attori di Hollywood (da Amy Adams a Evan Rachel Wood elencati in ordine alfabetico nei credits) per 14 quadri (definirli scatti è improprio, anche perchè si tratta di autentiche "composizioni") attraverso cui la Leibovitz racconta (con annesse didascalie) una storia noir losangelina seguendo tutti gli stilemi fotografici, iconografici e narrativi del genere. Ecco allora le splendide "signore di Los Angeles" Anjelica Huston, Sharon Stone e Diane Lane (in alto) in lussuosi abiti anni '40, mentre commentano la notizia dell'ultimo omicidio nella toilette dello Snyder's Restaurant. O Judi Dench ed Helen Mirren in una rocambolesca fuga in auto (in alto a destra).

Infine Ed Norton, Kate Winslet, Robert de Niro, Jennifer Connelly, la Mirren e Julianne Moore (a sinistra) nella hall dell'Hotel LaBrea nei panni di altri misteriosi ed ambigui personaggi, in un'atmosfera torbida e patinata, carica di inganni e segreti, pulsioni nascoste e tradimenti. I quadri sono uno più bello dell'altro e meritano tutti di essere ammirati.
Mi piace moltissimo quando le star si prestano a giochi del genere, soprattutto se lo sguardo dietro l'obiettivo è sofisticato e brillante come quello di Annie Leibovitz. Penso di avere una personalità abbastanza sfaccettata e aperta da accettare di indulgere ogni tanto e senza riserve al richiamo del glamour hollywoodiano. Con dei modelli così poi, resistere è assolutamente impossibile.

Nessun commento:

Posta un commento