Sono state rese note ieri le candidature agli Spirit Awards, il premio della cinematografia indipendente americana. Le sorprese non sono mancate. (500) Giorni insieme è uno dei titoli più nominati (miglior film, sceneggiatura, Joseph Gordon-Levitt come miglior attore), assieme a The Last Station (film, regia, sceneggiatura, Helen Mirren come miglior attrice, Christopher Plummer come non protagonista) e Precious (film, regia, Gabourey Sidibe miglior attrice, Mo'nique attrice non protagonista).
Parecchie candidature hanno ricevuto due film ancora piuttosto invisibili, Amreeka e Sin Nombre, mentre Crazy Heart, star-vehicle per Jeff Bridges, conferma le previsioni favorevoli ed ottiene le candidature per il miglior attore, miglior opera prima e sceneggiatura. Tra le altre candidature, si fa un gran parlare della prova di Christian McKay in Me and Orson Welles (nominato fra i non protagonisti), e c'è oscar-buzz intorno alle performance di Samantha Morton e Woody Harrelson, entrambi nominati come non protagonisti per The Messanger (che concorre anche per la miglior opera prima e la sceneggiatura).
Stupisce fra le attrici l'assenza di Carey Mulligan: An Education è nominato come miglior film straniero, essendo di produzione franco-inglese e non statunitense, quindi la Mulligan non è eleggibile come miglior attrice (anche The Last Station è un film inglese, ma Helen Mirren è nominata... mah!). Quanto al film di Michael Hoffman, potente ma molto convenzionale, mi sembra che gli Spirit siano stati fin troppo generosi.
A scapito di altri titoli più meritevoli: A Serious Man di Joel & Ethan Coen è candidato per la regia e la fotografia, ma non come miglior film, né per la prova eccellente di Michael Stuhlbarg. A Single Man, l'impressionante debutto di Tom Ford, concorre nelle categorie miglior attore (Colin Firth), miglior opera prima e miglior sceneggiatura, ma non ottiene nessuna candidatura né per la fotografia né per Julianne Moore come non protagonista.
Sorprende la presenza di Two Lovers, bellissimo film uscito in sordina in primavera e molto apprezzato dai critici: James Grey è candidato come miglior regista, mentre Gwyneth Paltrow addirittura come miglior attrice. Incredibile però che gli Spirit abbiano snobbato la performance di Joaquin Phoenix, che regge completamente il film sulle sue spalle.
Non ci resta che aspettare le nominations ai Golden Globes.
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