sabato 12 dicembre 2009

Oscar: previsioni miglior film


Sono concentrate tutte nel mese di dicembre le grandi uscite americane in odore di Oscar. Inevitabile che qualche titolo avrebbe deluso le aspettative. Ma nessuno avrebbe immaginato la gelida accoglienza della critica per The Lovely Bones di Peter Jackson. Sfumano le possibilità di nominations per film, regia e attrice, mentre qualche chance continua ad avere Stanley Tucci come non protagonista. Sarebbe un peccato non vedere candidato (per la prima volta)questo grande attore, bravissimo anche come deliziosa spalla di Meryl Streep in Julie and Julia.


Ma la critica americana sta affondando anche un altro titolo di altissimo profilo: le prime recensioni di Nine, il musical di Rob Marshall in uscita il 25 dicembre sono tutt'altro che entusiastiche. Con poche eccezioni, fra cui l'autorevolissimo Todd McCarthy di Variety, i critici lamentano la superficialità della messinscena e la difficile integrazione dei numeri musicali nella narrazione. Il che, per un musical, non è una questione di scarsa rilevanza. Scivola dalla cinquina delle previsioni come migliore attore Daniel Day-Lewis (lasciando posto a Jeremy Renner di The Hurt Locker o Ben Foster di The Messanger), mentre Marion Cotillard è forse l'unica fra le attrici a potersi affermare al di là dell'accoglienza della critica, ma sembra esserci confusione sul suo collocamento come lead o supporting.


Per due titoli che disattendono, altri due confermano le attese: Invictus convince la critica per le performance di Morgan Freeman nel ruolo di Mandela e Matt Damon, e la classicità della regia di Clint Eastwood (che è stato ignorato lo scorso anno per Changeling e, soprattutto, per il bellissimo Gran Torino), mentre tutti concordano sul fantascientifico Avatar di James Cameron: al di là delle imperfezioni narrative, l'esperienza visiva più spettacolare ed emozionante che il cinema abbia mai prodotto. Per entrambi, candidature come miglior film e miglior regia sembrano assicurate.

Continua a crescere in maniera incondizionata l'amore per Up in the Air, assieme a Precious, uno dei film meglio recensiti dell'anno. E anche An Education e The Hurt Locker sembrano avere la candidatura in tasca. Più difficile prevedere se l'Academy riconoscerà il prezioso e spiazzante A Serious Man dei Coen, adorato dai critici, mentre fa enormemente piacere sottolineare l'accoglienza entusiastica riservata al dolente e raffinato A Single Man con Colin Firth (sua, finora, la più grande performance dell'anno).


Uscito ieri in dieci sale selezionate, il film di Tom Ford registra uno strepitoso 85% di recensioni positive su Rottentomatoes: per un film non solo a tematica omosessuale, ma diretto con uno stile visivo fortemente radicato nell'estetica queer, è un ottimo risultato che potrebbe spalancare le porte ad una candidatura come miglior film. Dopo Lontano dal paradiso e Brokeback Mountain, è l'altro grandissimo gay-melodrama del decennio.

Quanto ai film che finora sono usciti in Italia ed ho avuto modo di vedere, la mia lista dei migliori dell'anno comprende Bastardi senza gloria, Nemico pubblico, Il nastro bianco e A Serious Man. Il mio cuore va comunque al film di Tom Ford, visto al festival di Venezia tra le lacrime (Julianne Moore era presente in sala!). Attendo di rivederlo per inserirlo nella cinquina dei miei film dell'anno.

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