venerdì 22 gennaio 2010

Al via Damages terza stagione




Riparte lunedì 25 gennaio la sensazionale serie drammatica Damages, per la gioia (e il cervello e il sistema nervoso costantemente messo a dura prova) dei fan americani. Giunta alla terza stagione, nonostante il calo degli ascolti della seconda (ma il favore della critica resta incondizionato) Damages è un legal thriller di raffinatissima fattura che poggia su una costruzione temporale pazzesca. La sceneggiatura a puzzle spezza la linearità narrativa in un continuo andirivieni tra flashback e flashforward, centellinando rivelazioni e colpi di scena con una precisione matematica e tenendo letteralmente incollati alla poltrona i telespettatori. Riconfermato il cast principale, l'elettrizzante, incomparabile Glenn Close assieme a Rose Byrne e Tate Donovan, ed assolutamente succulenti i nomi delle guest star: Lili Tomlin, Campbell Scott e Martin Short.


Dopo essere letteralmente impazzito per la prima serie che, da troglodita delle magie del web quale ero fino all'estate scorsa, ho seguito in chiaro su canale5 (nonostante una collocazione a notte fonda assolutamente ridicola), sto recuperando tutti i 13 episodi della seconda stagione, già trasmessa da AXN. Assieme a Ted Danson e Anastasia Griffith, fra gli interpreti della prima stagione, due grandissimi attori americani entrano a far parte del cast, garantendo un inimmaginabile livello di ambiguità: William Hurt, magnificamente infido nel ruolo chiave di Daniel Purcell e la formidabile Marcia Gay Harden in quello dell'avvocatessa Claire Maddox. Sono ancora alla puntata numero 6, i nodi irrisolti della prima stagione stanno lentamente venendo al pettine (Patti Hewes ha davvero cercato dif ar uccidere Ellen? Chi ha assassinato David?) ma vanno pericolosamente ad intrecciarsi con i nuovi intrighi orditi dai perfidi, geniali sceneggiatori. Riuscirà Ellen a vendicare la morte del fidanzato David e ad incastrare Patty? Credetemi, la serie mozza il fiato.


Su tutto e tutti sovrasta, predomina, incombe Glenn Close, vincitrice di due Emmy e un Golden Globe per il ruolo di Patty Hewes. Da Alex Forrest (Attrazione fatale) alla Marchesa de Merteuil (Le relazioni pericolose), da Norma Desmond (il musical Sunset Boulevard) a Cruella de Vil (La carica dei 101), da Camille Dixon (La fortuna di Cookie) a Damages: una galleria di personaggi memorabili, donne perfide e potenti (ma anche sole, disperate e miserabili) che le hanno garantito il titolo di unica, degna erede di Bette Davis.


Nella dimensione del foro, in cui tutto è lecito e tutti tradiscono tutti per ottenere ciò che vogliono, il carisma ferale di Glenn Close trova una nuova perfetta possibilità di espressione. Con quello sguardo obliquo, quel sorriso spesso gelido, quell'energia che emana anche quando è immobile, Glenn Close è una belva in un ring che circuisce la sua preda ed aspetta il momento giusto per azzannarla. Il fatto che l'attacco e l'esplosione tanto attesa siano costantemente rinviati non fa che aumentare la tensione emotiva. Sfibrati ed elettrizzati, gli spettatori di Damages restano lì, con gli occhi sbarrati e un'insaziabile fame di nuovi episodi.

Nessun commento:

Posta un commento