sabato 3 aprile 2010

La vendetta di Renée


Tremate tremate, Renée è tornata. Non me ne vogliano i fan dell'attrice texana (dopotutto lo sono stato anche io: in Nurse Betty, Chicago e Down With Love è deliziosa) ma, riguardando Cold Mountain a distanza di sette anni dall'Oscar, la sua interpretazione della rustica Ruby fa venire la pelle d'oca (e non in senso buono...). Ebbene sì, Renée Zellweger si trova casualmente ad avere un Oscar in tasca solo perché l'anno prima l'Academy premiò per Chicago Catherine Zeta-Jones (piuttosto che Julianne Moore per The Hours...) e lasciò invece a bocca asciutta (e con broncio alquanto contrariato) la Roxie Foxie Hart di Renee.
Ora Renée torna per vendicarsi delle malelingue e per smentire la maledizione secondo cui l'Oscar le ha portato sfiga (a parte il secondo capitolo di Bridget Jones, non ha fatto che infilare un fiasco dietro l'altro) e torna con un film che sin dal trailer sembra urlare: datemi una seconda statuetta!!!


Non ha ancora un distributore americano ed esce in anteprima mondiale in Francia il prossimo 7 aprile: stiamo parlando di My Own Love Song, road movie diretto da Olivier Dahan (regista de La vie en rose) con Renee nel ruolo di una cantante country su una sedia a rotelle (!), Forest Withaker e Nick Nolte. Dobbiamo aspettarci una specie di Crazy Heart in versione femminile con molto più patetismo e overacting? Per di più Renée torna a cantare e i brani sono firmati nientemeno che da Bob Dylan: una candidatura per best song è quasi assicurata solo per il pedigree dell'autore. Date un'occhiata al trailer (lunghissimo, praticamente racconta tutto il film).
http://www.youtube.com/watch?v=mzroE0WPmV0

E questo è un breve estratto dal film: Renée glorificata da un primissimo piano (allarme Oscar clip!) mentre canta con gli occhioni da cerbiatta gonfi di emozione.

http://www.youtube.com/watch?v=uMkdeVYV5K0

Molta piatta e forzata la vocalità country. Ma bella l'espressione... appena smette di cantare. Quanto all'overacting di Withaker... si salvi chi può. Speriamo che l'Academy non si lasci imbambolare da questa ed altre performance (leggi la nuova Hilary Swank in arrivo): ci sono Annette Bening e Julianne Moore da premiare quest'anno.

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