mercoledì 14 aprile 2010

Intervista a Wes Anderson!


Wes Anderson è a Roma per promuovere l'uscita di Fantastic Mr Fox. Lo abbiamo incontrato alla conferenza stampa del film.

Fantastic Mr Fox rappresenta il suo primo approccio all’animazione. Ha trovato molte differenze rispetto al cinema in live action?
L’obiettivo finale è sempre lo stesso, cercare di dare una forma compiuta a tutto quello che apparirà sullo schermo. Cambia solo il processo e i tempi di lavorazione sono molto più lunghi. Ho trascorso poco tempo sul set, gli animatori hanno lavorato per lo più da soli, ma avevo un grande controllo su tutto quello che accadeva. Il mio compito era di monitorare tutte le professionalità coinvolte e pianificare il lavoro di ognuno.

Ci parli in modo più dettagliato del lavoro di animazione.
E’ stato tutto molto lento e meticoloso, non siamo partiti da una visione unitaria predefinita. All’inizio avevamo solo i disegni dei pupazzi e per realizzarli ci sono voluti sei mesi. Subito dopo abbiamo iniziato ad immaginare gli ambienti in cui questi pupazzi si sarebbero mossi ed abbiamo inventato il design del film e costruito le scenografie. Devo dire che gli animatori sono stati davvero fantastici, in pratica sono dei mezzi attori: non si trattava solo di dar voce o far muovere i pupazzi, ma di farli vivere, farli sembrare veri. Per far questo non si sono limitati a seguire le indicazioni ma hanno messo nel lavoro tutta la loro personalità e spontaneità.


Ci sono molte differenze rispetto al libro originale di Roald Dahl?
Trattandosi di un racconto breve, abbiamo utilizzato tutta la storia originale arricchendo il materiale narrativo con l'inserimento di dettagli e personaggi nuovi. Abbiamo anche aggiunto un prologo ed un epilogo che non sono presenti nel racconto.

A cosa si è ispirato nel corso della lavorazione?
In genere quando inizio a lavorare ad un progetto prendo spunto da diversi libri, dipinti e film che ho annotato in fase di sceneggiatura, ma per Mr Fox, avendo già a disposizione un racconto, non ho pensato a molte altre cose cui potermi collegare. Se ci sono dei film di animazione che mi hanno ispirato, sono senza dubbio quelli di Hayao Miyazachi e di Isao Takahata. Ma la maggior parte delle idee sono venute dalla vita. Mentre scrivevo lo script ho trascorso molto tempo in Inghilterra a casa dello scrittore e mi sono lasciato ispirare dal paesaggio anglosassone: il centro storico di Bath è stato così d’ispirazione per il design della cittadina che vedete nel film.


Ci sono molti riferimenti anche al cinema western.
Quando devi girare scene come quella dello scontro finale per le strade della cittadina tra i fattori e gli animali è impossibile non riallacciarsi al western. John Ford è il maestro del genere, ma ho pensato anche ai western di Sergio Leone ed Akira Kurosawa, cercando di trarre ispirazione da tutti.

“Credo che abbiamo peggiorato le cose, era meglio restarne fuori”, dice uno dei personaggi. In questa battuta si può leggere una presa di posizione contro la politica del suo paese sotto la presidenza Bush?
L’idea che possa esserci una lettura di questo tipo mi piace molto, ma ogni riferimento resta a livello subconscio. Quando ho fatto vedere il film agli attori che hanno prestato le loro voci ai personaggi (tra cui Geroge Clooney, Meryl Streep, Bill Murray e Willem Dafoe, ndr), uno di loro ha detto che avevamo realizzato un film segretamente politico. Credo che nel libro ci sia qualcosa di anarchico, la storia si presta benissimo ad un’interpretazione comunista. Non abbiamo fatto altro che tradurre il pensiero di Dahl.


Mr Fox richiama gli altri animali al lato selvatico della vita: potrebbe essere un invito affinché l’uomo recuperi il suo lato istintivo?
Questo tema non è presente in modo esplicito nel libro ma, mentre scrivevo la sceneggiatura, mi sono reso conto che era il nucleo del film. Mr Fox vive un conflitto tra il desiderio di addomesticamento borghese e la sua natura selvaggia. E’ il timore di aver smarrito la sua animalità che fa da motore alla storia.

Cosa ci dice della bellissima scena del saluto tra la volpe e il lupo?
Quella scena rappresenta il culmine del film. C’è un simbolismo legato al saluto ma non voglio spiegarlo, preferisco che la scena parli da sé. Ogni volta che realizzo un film sono sempre alla ricerca di un significato personale, ma cerco sempre di non imporre delle interpretazioni univoche. Se ricorro a dei simboli, li lascio indefiniti, in modo che ognuno possa dare la propria interpretazione.


Mr Fox è vestito con abiti umani ma mira a recuperare la sua natura selvaggia. Come mai quando entra in azione come ladro di pollame indossa un passamontagna?
Gli animali che indossano abiti umani rientrano nelle convenzioni delle storie per i bambini. Il passamontagna è una maschera, ma non credo che in questo caso serva a nascondere l’identità dei personaggi, tutt’al più è indossata per rendere il colpo più emozionante. Nel finale anche il figlio Ash riceve finalmente la sua maschera: è un passamontagna con le stelline, ma se ci avessi pensato prima, al posto delle stelline avrei fatto scrivere il suo nome. Annullando in questo modo lo scopo del passamontagna sarebbe stato chiaro che la maschera, più che nascondere, rivela l’identità.

In Mr Fox c’è qualcosa di lei?
Il personaggio di Mr Fox non è stato scritto su di me, ma pensando all’autore Roald Dahl. Mr Fox è completamente forgiato su di lui, sulla sua personalità e sulla sua vita.


In un momento di autoanalisi Mr Fox confessa che ha bisogno sempre di stupire la gente e di dimostrare di essere il più bravo. Neanche questo è un riferimento personale?
E’ una scena che rivela il carattere di Mr Fox, la sua vanità e la sua insicurezza. Chiunque faccia un mestiere come quello del cineasta si espone al giudizio e alle critiche del pubblico. Lo fai solo se ne hai una necessità particolare. È naturale che io mi sia rapportato molto a questa scena, ma credo che Mr Fox abbia una personalità molto più grandiosa della mia. Questo aspetto del personaggio non ha nulla a che fare con Roald Dahl che, a mio avviso, non soffriva di simili insicurezze.

Come i suoi film precedenti anche Fantastic Mr Fox ruota intorno ad una famiglia molto particolare.
Non lo faccio intenzionalmente, ma ogni volta che realizzo un film mi capita di riallacciarmi a quelli che ho fatto in precedenza. Così il tema della famiglia risulta centrale anche nella storia di Mr Fox. In questo caso io e il co-sceneggiatore Noah Baumbach (regista di film apprezzati come Il Calamaro E La Balena, Il Matrimonio Di Mia Sorella e dell’imminente Greenberg con Ben Stiller) abbiamo fatto specifico riferimento alle nostre rispettive famiglie e alla nostra infanzia.


Sin da “Rushmore” nei suoi film ricorre il personaggio di un figlio disadattato quasi sempre interpretato da Jason Schwartzman (in Fantastic Mr Fox presta la voce al piccolo Ash). Possiamo considerarlo una sorta di suo alter ego?
Ho conosciuto Jason ad un provino e mi è piaciuto subito moltissimo. E’ uno dei miei collaboratori chiave, abbiamo scritto insieme la sceneggiatura di Un Treno Per Il Darjeeling e lavorerei con lui all’infinito. In genere mi piace l’idea che ci sia continuità da un film all’altro. Ecco perché uso spesso gli stessi attori, come Bill Murray o Anjelica Huston, che ammiro da sempre. In questo modo lavoro con le persone con cui mi trovo bene e fare un film diventa come una rimpatriata tra amici.


Nell’anno del trionfo del 3D si presenta con un film d’animazione a passo uno tutto realizzato a mano.
Quando faccio un film non parto dall’idea di cosa vuole vedere il pubblico ma cosa interessa a me personalmente. Anche se Mr Fox è un piccolo film ed abbiamo usato tecniche old fashioned, abbiamo trascorso lo stesso tempo impiegato da Cameron per Avatar. Non so se l’impiego del 3D rappresenterà una rivoluzione paragonabile a quella del colore, non so se tutti i film verranno realizzati in 3D. Non credo sia necessario. Certo, l’impatto visivo di Avatar è stupefacente, ma a livello di tecnica il 3D non mi affascina affatto. Al contrario è stato proprio il mio interesse per la stop motion che mi ha spinto a realizzare Fantastic Mr Fox.

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