martedì 29 settembre 2009

Oscar 2010, Best Actress: Meryl Streep Moment?


Con l'arrivo dell'autunno in America inizia the award season. Chi saranno le attrici che potrebbero avere la candidatura al premio Oscar quest'anno?
Meryl Streep, Julie & Julia
Carey Mulligan, An education
Gabourey Sidibe, Precious
Saoirse Ronan, The lovely bones
Hilary Swank, Amelia
Abbie Cornish, Bright star
Michelle Pfeiffer, Cheri
Robin Wright Penn, The private lives of Pippa Lee
Penelope Cruz, Broken Embraces
Nathalie Portman, Brothers
Audrey Tatou, Coco Before Chanel
Cominciamo da colei che dal 1978 è presente nella cinquina delle attrici nominate con una media invidiabile e insuperabile. E' infatti praticamente quasi sicuro che Meryl Streep afferri la sua sedicesima candidatura per il ruolo di Julia Child nel film di Nora Ephron Julie & Julia. Uscito in America all'inizio di agosto, il film è stato un successo (quasi 90 milioni di dollari di incasso) e ci regala una Streep strepitosa e divertita come in Mamma Mia! e ne Il diavolo veste Prada.
Sembra incredibile come questa star, considerata la più grande attrice contemporanea, sia riuscita a riconquistare il mondo a 60 anni, confermando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la sua strabiliante versatilità e longevità.


L'anno che ha segnato una decisiva sterzata alla sua carriera è stato proprio il 2006, con lo straordinario successo de Il diavolo veste Prada. Ma già nel 2002, con l'eccentrico ruolo in Adaptation e soprattutto con il bellissimo The Hours (in cui era il suo personaggio, Clarissa Vaughan, a fungere da collante fra le varie storie ed era la Streep, nonostante l'oscar a Nicole Kidman, l'unica vera vincitrice in termini di sfida attoriale fra le tre grandi), aveva dimostrato di essere sempre e ancora la numero uno, capace di passare dal dramma alla commedia come nessuna altra.

Sarebbe un crimine non vederla vincere nemmeno quest'anno (non vince dal 1982), anche se agli oscar molto raramente si vince per un ruolo leggero. Ma Meryl potrebbe sbancare i botteghini americani anche a Natale nella commedia di Nancy Meyers It's complicated, e il successo commerciale, si sa, è sempre un ottimo traino per i premi dell'industria. Se l'Academy si sentirà coGrassettolpevole di non averla onorata in cosi tanto tempo come è successo quest'anno con Kate Winslet (perfetta nel ruolo against the type di Hanna Schmidt in The Reader, ma Anne Hathaway in Rachel sta per sposarsi era davvero heartbreaking), l'oscar potrebbe finalmente tornare nelle sue mani. Dopo l'oscar come non protagonista per Kramer vs Kramer (1979) e quello da protagonista per La scelta di Sophie (1982), considerata ancora oggi una delle migliori performance mai fornite da un'attrice, Meryl avrebbe almeno dovuto vincere altre due volte:


per lo straziante ritratto di Francesca Johnson nel crepuscolare I ponti di Madison County di Eastwood (ma nel 1995 bisognava finalmente premiare Susan Sarandon, alla quinta candidatura per Dead man walking) e per la sottile perfidia e i 100 modi diversi di dare una singola battuta ("that's all", è tutto) di Miranda Priestley ne Il diavolo veste Prada (ma la Helen Mirren di The queen, da Venezia alle associazioni di critici americani, aveva fatto incetta di tutti i premi possibili).
Quest'anno, almeno finora, le uniche concorrenti della Streep sembrano essere due giovani attrici protagoniste di due film-rivelazione: Carey Mulligan per An education e Gabourey Sidibe per Precious. Dal Sundance a Toronto, questi due film hanno conquistato la critica e potrebbero concorrere agli oscar in molte categorie (film, regia, sceneggiatura, attori). Soprattutto Precious, vincitore del premio del pubblico a Toronto, potrebbe essere il The Millionaire di questa stagione (piccolo film indipendente che sconfigge i prodotti delle major).
Tornando alle attrici c'è grande trepidazione per Saoirse Ronan in The Lovely Bones l'attesissimo film di Peter Jackson: se venisse candidata sarebbe l'attrice più giovane della storia ad aver ottenuto due nominations (dopo Espiazione). Tutto dipenderà dal successo del film, ma è probabile anche che i votanti dell'Academy per la giovane età della Ronan spostino le proprie preferenze sui ruoli e sugli interpreti di supporto (Tucci e Sarandon). Abbie Cornish nel nuovo lavoro di Jane Campion Bright Star ha ricevuto critiche favorevolissime a Cannes e tutti sappiamo quanto la Campion sia magistrale nel dirigere le attrici (Hunter, Kidman, Winslet). Infine c'è l'Amelia di Hilary Swank, un film strombazzatissimo da mesi e un ruolo in cui si dovrebbe fare disastri per non essere nominati. Se il film dovesse piacere, la candidatura alla Swank è praticamente scritta sulla pietra. Ma se dovesse vincere il suo terzo oscar, ci sarebbe da radere Hollywood al suolo.
Altri nomi possibili: Penelope Cruz pare abbia molte piu chances quest'anno come non protagonista per Nine, piuttosto che come leading lady nel nuovo Almodovar (che ha ricevuto critiche contrastanti). Ma anche come non protagonista la Cruz ha appena vinto in Vicky Christina Barcelona, quindi potrebbe lasciare il posto alle altre star di Nine (Dench e Cotillard). The private lives of Pippa Lee, di Rebecca Miller, uscito in Gran Bretagna quest'estate, è stato accolto da critiche molto positive per tutto il cast e soprattutto per la prova di Robin Wright Penn: sulla scena ormai da 20 anni e mai nominata, potrebbe finalmente vedersi riconosciuta la sua bravura.

Infine Michelle Pfeiffer in Cheri. Apprezzato in Europa (soprattutto in Francia), ma snobbato in America (dove non hanno capito i toni apparentemente frivoli, la malinconia sotterranea e la perfetta adesione allo spirito del romanzo) Cheri di Stephen Frears non è stato il successo che ci si aspettava. Ma la Pfeiffer nel film non solo è perfetta nella parte, ma è assolutamente divina. Sostenuta da un'adeguata campagna promozionale, la Pfeiffer potrebbe portarsi a casa la sua quarta candidatura all'oscar. E non perchè avrebbe già dovuto vincerlo nel 1989 per I favolosi Baker, ma perchè in Cheri è semplicemente bravissima. Il film è ancora in una decina di sale sul territorio nazionale. Correte a vederla.

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